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Analogico, immagine o modello

Definizione

Aggettivazione riferita a un prodotto o a un processo basato sull’analogia (dal greco analogìa, rapporto proporzionale) tra fenomeni confrontabili, vale a dire nel quale gli esiti di fenomeni noti vengono applicati allo studio o alla comunicazione di altri che si suppone abbiano un comportamento per qualche aspetto simile. Il termine è anche spesso riferito a cose somiglianti.

Generalità

Si contrappone ad “analitico” e anche, dopo la diffusione dell’informatica, a “digitale” e “numerico”, per indicare il confronto tra operazioni basato sulla loro descrivibilità attraverso somiglianze logiche, piuttosto che sulle leggi matematiche che le determinano.
Ad esempio, l’analogia che può stabilirsi tra tempo e spazio: l’immagine del quadrante di un orologio analogico è leggibile in base alla corrispondenza tra la rotazione delle lancette e il trascorrere del tempo, mentre un quadrante analitico fornisce risultati numerici prodotti dal calcolo. Un altro esempio è l’analogia intercorrente nel termometro tra la temperatura e la dilatazione di una sostanza.
Il modello analogico di un fenomeno è la sua esposizione eseguita utilizzando somiglianze di comportamento in un numero limitato di ambiti applicativi, anche per la corrispondenza imperfetta che può stabilirsi tra fenomeno e modello, spesso riferita a rapporti di mimesi formale, figurativa o materiale.
Il modello analogico del comportamento statico di una struttura è eseguito su materiali diversi che, a scala ridotta, si presume presentino le stesse manifestazioni nelle deformazioni, nella resistenza o in altre proprietà.
L’immagine televisiva analogica è la figura trasmessa mediante un segnale elettromagnetico nella cui modulazione è codificata l’immagine, con le imperfezioni che tale trasposizione comporta; è contrapposta all’immagine digitale, che è ricostruita da segnali trasmessi per via numerica esatta ed è, quindi, esente dai difetti di una corrispondenza imperfetta.
Nel modello analogico le somiglianze con il fenomeno rappresentato sono di tipo continuo, come continue sono le leggi su cui si basa il confronto, mentre nel modello digitale sono di tipo discreto, come discreti sono i numeri che le codificano.

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