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Bullonatura (bullone)

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È uno dei sistemi di giunzione più diffuso, soprattutto per il grande vantaggio offerto in termini di disassemblabilità della struttura. 
Il numero e la disposizione dei bulloni dipendono dal tipo di giunzione che si vuole ottenere e dalle sollecitazioni in gioco. I bulloni sono costituiti da una vite (filettata) e da un dado di serraggio; sono concepiti per essere sottoposti sia a sforzi di trazione assiale che a sollecitazioni a taglio. 
La denominazione abbreviata di un bullone comprende l’indicazione del tipo di vite, del tipo di filettatura (M è la filettatura metrica), del diametro della filettatura e del materiale della vite. 
Pertanto, la dicitura di una vite calibrata molto resistente, con filettatura metrica di 20 mm di diametro composta da materiale 10,9, risulta M20 10,9. All’aumentare delle dimensioni del bullone, devono essere rispettate determinate distanze tra il suo asse e il bordo dell’elemento strutturale. La maggior parte delle giunzioni non saldate è realizzata con bullonatura. Questa lavorazione non comporta l’impiego di manodopera specializzata, né di particolari strumenti. 
È possibile anche l’impiego di viti senza dado, dette “viti autofilettanti” e “autoforanti”, ma vengono di norma utilizzate per lamiere più sottili e sottoposte a sforzi di minore entità. 
Esistono anche i cosiddetti “bulloni ad attrito” che, come suggerisce il nome, sfruttano, mediante un effetto di compressione delle piastre metalliche, le azioni di attrito che si producono sulla superficie.

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