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Laser scanner (restauro)

Pompei, Modello iconico 3D dell'altare collocato nel tempio di Vespasiano. Sistema Informativo Unificato della S. A. di Pompei.
Pompei, Modello iconico 3D dell'altare collocato nel tempio di Vespasiano. Sistema Informativo Unificato della S. A. di Pompei.

Definizione

Con le diverse tipologie di laser scanner e con opportuni progetti di rilievo integrato diventa possibile effettuare rilievi tridimensionali per i beni culturali (patrimonio architettonico, storico ed archeologico e contesti ambientali) sempre più veloci e versatili.

Generalità

Il modello tridimensionale ottenuto da opportune nuvole di punti garantisce la misurabilità dell’oggetto rilevato e può essere elaborato digitalmente per molte applicazioni, fra cui:

  1. semplice archiviazione;
  2. produzione di elaborati come supporto per lo studio ed il restauro (profili, sezioni, alzati, ortofotopiani, viste 3D, ecc.);
  3. ricostruzione di scenari in realtà virtuale;
  4. restauro digitale;
  5. creazione di musei digitali;
  6. ricostruzione di copie ed altro ancora.

La nuvola di punti che il rilievo 3D fornisce, adeguatamente elaborata, può diventare la base di un Sistema Informativo Spaziale contenitore di tutte le altre indagini, analogo ad un GIS, con grande profitto per il progetto conoscitivo e la valorizzazione del patrimonio indagato.
Nel campo del restauro il rilievo 3D (eventualmente integrati con l’intensità di riflessione del raggio laser per ciascuno dei punti della nuvola) consente non solo di studiare lo stato attuale delle superfici indagate (morfologia, dissesti, forme di degrado ecc.) ma anche di procedere con sistematici monitoraggi.

Per esempio il modello iconico 3D dell’altare collocato nel tempio di Vespasiano (Sistema Informativo Unificato della Soprintendenza Archeologica di Pompei e Napoli) con l’utilizzo di diverse metodologie di scansione 3D con dati geografici e con la documentazione fotografica terrestre e aerea, ha permesso la definizione di modelli 3D “integrati” (dalla dimensione complessiva del Foro al dettaglio dei singoli elementi costitutivi, venendo incontro alle esigenze di conservazione e valorizzazione del patrimonio archeologico. (Scuola Normale Superiore di Pisa, Università di Bologna, FBK di Trento, Soprintendenza Speciale per Beni Archeologici di Napoli e Pompei, ARCUS s.p.a.)
Invece a Roma, Sala della Volta dorata nella Domus Aurea, i rilievi successivi eseguiti con lo scanner laser Minolta Vivid hanno permesso di evidenziare qualitativamente la rimozione di efflorescenze saline durante gli interventi di pulitura di zone campione della superficie (Soprintendenza Speciale per Beni Archeologici di Roma, Sapienza Università di Roma, Università d Bologna).

Roma, Sala della Volta dorata nella Domus Aurea. Modelli testurizzati di una zona campione rilevata prima e dopo gli interventi di pulitura.

Roma, Sala della Volta dorata nella Domus Aurea. Modelli testurizzati di una zona campione rilevata prima e dopo gli interventi di pulitura.

 

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