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Fibra di vetro (costruzioni)

Fibre ottenute per filatura di una miscela di sabbia, allumina e calcare. A seconda delle percentuali di composizione, si distinguono le fibre S (con maggiore resistenza a trazione) e le fibre E. Le fibre di vetro sono caratterizzate da un basso modulo di elasticità normale (70-90 GPa, circa un terzo dell’acciaio), da una elevata resistenza a trazione (fino a 4800 MPa per le fibre S) e da una elevata duttilità. Data la modesta resistenza all’abrasione, occorre cautela in fase di manipolazione. Sono sensibili alle sostanze alcaline, all’umidità e, come le fibre aramidiche, sono soggette a fenomeni viscosi.
In edilizia si possono usare fibre corte e fibre lunghe: con le prime si realizzano compositi e con le seconde tessuti rivestiti. L’applicazione principale avviene sotto forma di materiale composito, normalmente come tessuto impregnato in opera con resine epossidiche, che garantiscono l’adesione delle fibre al supporto, o, più raramente, sotto forma di barre o profilati.

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